CBD e memoria

CBD e memoria

Il CBD: un Rimedio Naturale per Migliorare la Memoria 

Sei alla ricerca di un rimedio naturale per migliorare la tua memoria e concentrazione? Vorresti trovare un modo per aumentare la tua produttività nello studio o nel lavoro? Sei nel posto giusto! In questo articolo scoprirai come il CBD può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.

Le proprietà chimiche del cannabidiolo (CBD) sono state a lungo studiate e le continue ricerche hanno dimostrato che il CBD vanta una moltitudine di benefici per l’organismo umano senza però risultare tossico per esso. La promessa terapeutica del CBD si basa in gran parte su studi preclinici su cellule e roditori, che suggeriscono che il CBD potrebbe essere neuroprotettivo, cardioprotettivo e antinfiammatorio.

Il CBD è uno degli oltre 100 composti -definiti cannabinoidi- presenti nella pianta di cannabis sativa. Le proprietà chimiche del CBD lo rendono unico tra tutti gli altri cannabinoidi; la sua struttura chimica è così diversa da quella di qualsiasi altro composto conosciuto che all’inizio gli scienziati hanno avuto difficoltà a classificarlo come olio o cannabinoide. In questo articolo esploreremo le proprietà chimiche distinte di questo composto e i suoi effetti sul nostro corpo, con particolare attenzione al cervello e alla memoria.

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La Sfida dell’Attenzione nella Società Moderna

Viviamo in un’epoca in cui la nostra attenzione è costantemente stimolata da impegni, distrazioni e dispositivi tecnologici. Secondo diverse ricerche scientifiche, la nostra soglia di attenzione è diminuita a soli 8 secondi, inferiore persino a quella di un pesce rosso. Questo può rendere difficile concentrarsi su un’attività specifica e memorizzare informazioni importanti.

Ti è mai capitato di voler studiare ma di essere costantemente distratto dai social media sul tuo smartphone? O magari desideri completare un progetto personale ma ti manca l’energia e la concentrazione necessarie per iniziarlo? Non preoccuparti, queste sono condizioni comuni nell’era moderna, soprattutto nel contesto professionale. Il lavoro è diventato sempre più frenetico, con impegni che si sovrappongono e richiedono la nostra attenzione costante. Inoltre, le distrazioni sono ovunque e possono rendere difficile mantenere la concentrazione sul compito che stiamo svolgendo.

Il Potere del CBD per Migliorare Memoria e Concentrazione

Sei pronto per scoprire come il CBD può aiutarti a migliorare la tua memoria e concentrazione? Il CBD, o cannabidiolo, è un principio attivo estratto dalla pianta di cannabis. Le sue proprietà curative sono note da ormai molti anni e la ricerca scientifica moderna ha confermato i suoi benefici.

Il CBD e il Sistema Endocannabinoide

Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide presente nel nostro sistema nervoso. Questo sistema regola numerosi processi fisiologici e cognitivi, tra cui la memoria. A volte, il nostro corpo non produce abbastanza endocannabinoidi, i composti che regolano il sistema endocannabinoide. Questo può influire negativamente sulla nostra memoria e concentrazione.

Tuttavia, il CBD può integrare gli endocannabinoidi presenti nel nostro corpo, aiutando a ristabilire l’equilibrio e migliorando la memoria e la concentrazione. Gli studi hanno dimostrato che i cannabinoidi estratti dalla pianta di cannabis hanno una composizione simile agli endocannabinoidi prodotti dal nostro corpo, il che permette loro di agire efficacemente.

CBD e memoria:  funzioni cerebrali 

È stato dimostrato che il CBD ha un impatto positivo sulle funzioni cerebrali dell’uomo, in quanto in grado di migliorare il flusso sanguigno alle aree cerebrali e regolare il rilascio di neurotrasmettitori e altre importanti sostanze chimiche nel cervello.

Il CBD è considerato un potenziatore cognitivo perché influisce positivamente sul sistema endocannabinoide, sui livelli di energia e sull’umore. È stato anche dimostrato che migliora la capacità di ricordare, in particolare la memoria a lungo termine -o memoria contestuale- la depressione e i disturbi psicotici e d’ansia.

La struttura chimica del CBD gli consente di attraversare la barriera emato-encefalica e di interagire con altri recettori nelle cellule cerebrali, tra cui i canali TRPV (transient receptor potential vanilloid) e i recettori della serotonina (5-HT1A).

Cannabidiolo e recettori CB1

Il CB1R è un importante bersaglio molecolare per la gestione farmacologica del dolore, dell’infiammazione, della sclerosi multipla, della nausea, dell’obesità e dei problemi di abuso di sostanze a causa della sua ampia distribuzione nel sistema nervoso.

Si ritiene che il CBD moduli negativamente i recettori CB1, inducendo effetti antispastici, sollievo dalla nausea e sollievo dal dolore e rivelandosi utile nella neuroprotezione consentendo di preservare la memoria.

Effetti del CBD sulla Memoria

Diversi studi hanno dimostrato che il CBD può influenzare positivamente la memoria. Una ricerca pubblicata sul Journal of Cannabis Research ha evidenziato che il CBD può migliorare l’attenzione e la memoria di lavoro. Inoltre, il CBD non ha effetti negativi sulle funzioni cognitive di individui sani, ma può migliorare la memoria di persone affette da disturbi cognitivi come l’Alzheimer o la schizofrenia.

Un altro studio pubblicato sul Journal of Psychopharmacology ha dimostrato che il CBD può aumentare il flusso sanguigno nelle regioni del cervello coinvolte nella memoria, come l’ippocampo. Inoltre, il CBD ha dimostrato di ridurre i tempi di reazione durante i test di memoria.

Effetti del CBD sulla Concentrazione

Sebbene gli studi sul CBD e la concentrazione siano ancora limitati, alcune ricerche suggeriscono che il CBD possa promuovere uno stato di veglia e migliorare la concentrazione. Uno studio pubblicato sul National Center for Biotechnology Information ha evidenziato che il CBD può modulare il ciclo sonno-veglia, riducendo la sonnolenza e aumentando la concentrazione.

Questi risultati suggeriscono che il CBD potrebbe essere un valido alleato per coloro che desiderano migliorare la loro concentrazione e produttività.

CBD e malattie neurodegenerative

È stato dimostrato che il CBD ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, il che significa che potrebbe aiutare a trattare le malattie neurodegenerative.

Il CBD è stato studiato per il suo potenziale nel trattamento di un’ampia gamma di malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Alzheimer, il morbo di Huntington, il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla.

Il CBD è stato studiato per il suo potenziale nel ridurre il deterioramento cognitivo, migliorare la salute mentale e ridurre la progressione delle malattie neurodegenerative. Le ricerche esistenti dimostrano che il CBD potrebbe essere una promettente opzione terapeutica per le persone affette da malattie neurodegenerative.

CBD e morbo di Alzheimer

Secondo una ricerca pubblicata nel settembre 2018 sull’International Journal of Neuropsychopharmacology, il CBD ha il potenziale di ridurre il deterioramento cognitivo e migliorare la salute mentale nelle persone anziane affette da vari tipi di demenza, compresa la malattia di Alzheimer. La malattia di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa associata alla progressiva perdita di memoria e al deterioramento cognitivo, che compromette gravemente la capacità di svolgere le attività quotidiane.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la malattia di Alzheimer rappresenta la causa più comune di demenza, con il 60-70% dei casi. La malattia di Alzheimer è caratterizzata da due elementi patologici:

  • la deposizione del peptide β-amiloide (βA), che porta alla formazione di placche senili,
  • la formazione di grovigli neurofibrillari, fibre contorte insolubili che si trovano all’interno delle cellule cerebrali.

Queste caratteristiche inducono il rilascio di citochine infiammatorie e specie reattive dell’ossigeno, innescando processi neuroinfiammatori, neurotossicità e danni ossidativi nelle aree cerebrali coinvolte nelle funzioni della memoria. Purtroppo, i trattamenti attualmente disponibili forniscono solo un limitato sollievo sintomatico. In quest’ottica, grazie ai suoi effetti neuroprotettivi, antiossidanti e antinfiammatori, il CBD potrebbe rappresentare un promettente strumento terapeutico per il trattamento dell’AD.

In effetti, studi in vitro e in vivo dimostrano che il CBD può ridurre i segni distintivi della patologia dell’AD, riducendo la produzione di βA e di neurofibrille, ed esercita effetti neuroprotettivi.

Il CBD offre un rimedio naturale per migliorare memoria e concentrazione. Grazie alla sua interazione con il sistema endocannabinoide, il CBD può migliorare la memoria, la concentrazione e la capacità di veglia. Gli studi scientifici hanno dimostrato i benefici del CBD nella promozione della memoria e nel trattamento di disturbi cognitivi. Scegli il prodotto a base di CBD più adatto alle tue esigenze e inizia a sperimentare i suoi benefici per migliorare la tua produttività e qualità di vita.

 

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Articolo scritto da Cecilia Pinchera

Cecilia Pinchera

Biologa molecolare, laureata in Scienze Biologiche e successivamente in Genetica e Biologia Molecolare. Durante la laurea magistrale ha svolto attività di ricerca nel campo della neurofisiopatologia, occupandosi, in particolare, della SLA e dei suoi meccanismi neurodegenerativi e fisiopatologici. Dal 2022 collabora con Eusphera, un'azienda nutraceutica pioniera nella lavorazione e produzione di cannabidiolo e altri fitocannabinoidi con attività non psicotropa in Europa.

Si ricorda che allo stato il CBD è una sostanza farmacologicamente attiva (“API”) non psicotropa presente, peraltro, nel medicinale “Epidiolex” autorizzato dalla EMA (che consiste in un olio con CBD al 10% estratto da infiorescenze di cannabis sativa L.).  Le composizioni contenenti ad uso orale CBD possono inoltre essere allestiti in farmacie mediante preparazioni galeniche secondo le procedure previste dalla monografia presente nella farmacopea tedesca e secondo i dettami dell’art. 5 della L. n. 94/1998 (cd. “Legge Di Bella”).

Ai sensi del D.M. Min. Salute del 7.08.2023 le composizioni per somministrazione ad uso orale di CBD ottenuto da estratti di cannabis sono inseriti nella tabella dei medicinali, sezione B, di cui al DPR 309/1990. Al contempo, al pari di altre sostanza farmacologicamente attive (glicerina, bromelina, acido azelaico ecc.), il Cannabidiolo può anche essere impiegato come ingrediente nella formulazione di prodotti cosmetici, dal momento che, pur avendo effetti sul corpo, questi non incidono in maniera significativa nei processi biochimici umani. Il Cannabidiolo, infatti, è ammesso dal Reg. (CE) n. 1223/2009 come ingrediente cosmetico sia di produzione sintetica che di origine naturale purchè estratto da parti non vietate della pianta di cannabis sativa L. dalla Single Convention on Narcotic Drugs.

Tutti i prodotti commercializzati da Eusphera e presenti in questo sito sono integratori alimentari conformi alla normativa vigente o prodotti cosmetici ad uso topico esterno nei quali sono stati impiegati ingredienti conformi alla vigente normativa in materia cosmetica. Tali prodotti NON sono medicinali

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